Marrakech è una strana mescolanza di odori: spezie, incenso, cibo di strada, profumo. Piena di gente, di vie strettissime e di rumori assordanti. Eppure, o forse proprio per questo, è una delle città più affascinanti del mondo.
Innamorarsene è un attimo, bastano pochi giorni. Una volta superato lo shock iniziale, l’essenza di Marrakech inizia a scorrerti nelle vene: gli asfissianti vicoli color ocra dei souk, i ruvidi tappeti berberi, il cibo speziato. Tutto acquista un significato antico e profondo, riflesso nei colori della città e nel sole che sbiadisce dietro la moschea di Koutoubia.
Shopping in Marrakech: Max & Jan
Marrakech non è solo bancarelle e street food: nascoste tra le strette e decadenti viuzze della Medina, si celano delle piccole oasi di moda e design. La mia preferita si chiama Max & Jan.
Qui caftani, ceramiche ed eccentrici gioielli convivono con tappeti e accessori dal fascino contemporaneo: le collezioni di Jan Pauwels and Maximilian Scharl fondono ispirazioni bohemian-chic a preziose tecniche di artigianato marocchino. Il risultato? Un vero “sciogno”.
Marrakech: i ristoranti da non perdere
Per godere del lato glamour della città, un pranzo una cena in questi quattro ristoranti è d’obbligo: gustatevi un centrifugato al Café des Epices, assaporate una tajine di verdure sulla terrazza del Nomad e rinfrescatevi all’ombra di un banano al ristorante Le Jardin. Senza dimenticare una tappa vegetariana a La Famille (sarà difficile trovare questo posto, vi avviso, ma ne varrà la pena).
Marrakech, un giorno nel deserto di Agafay
Se siete alla ricerca di un’esperienza davvero unica ma non avete il tempo di allontanarvi troppo dalla città, una giornata nel deserto di Agafay è la soluzione perfetta.
A circa a 30 km da Marrakech, incastonato tra le dune di Agafay, si trova La Pause, un sofisticato eco-lodge che vi accoglierà in una vera e propria oasi.
Gustatevi un pranzo marocchino e poi rilassatevi tra morbidi cuscini berberi, immersi nel silenzio del deserto.
La ciliegina sulla torta? Una notte sotto le stelle in un’incantevole tenda marocchina.
Giardini Majorelle
Ecco una tappa “super -chic” da non perdere: prima di lasciare Marrakech, regalatevi una passeggiata negli esotici Giardini Majorelle.
Progettati negli anni ’30 dall’artista Jacques Majorelle, da tempo in cerca di un luogo in cui poter dipingere in tranquillità, questi rinfrescanti giardini ospitano esotiche specie di cactus, palme, bambù e un’infinita varietà di piante acquatiche e da giardino.
Un posto così magico da intrigare anche Yves Saint Laurent, che comprò il giardino negli anni ’80. Oggi i Giardini Majorelle sono aperti al pubblico, e gestiti dalla fondazione dello stilista.
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