Città madre del Sudafrica, Città del Capo saprà offrirvi arte, natura, musei e buona cucina, ma soprattutto scenari incredibili e una storia che non può non entrarvi nel cuore.
Segnata profondamente dallo schiavismo e dalla terribile politica dell’apartheid – rimasta in vigore fino agli anni 90 – Cape Town è un luogo fiero e struggente, pieno di bellezza e di forti contraddizioni. E per avvicinarsi alla vera anima di questo luogo, non si può che andare a sfiorare con rispetto le sue origini.
Ecco due musei che vi consiglio di visitare non appena arrivati in città:
District Six Museum: questo toccante museo ricostruisce la memoria dell’antico e vivace quartiere District Six, cancellato dall’apartheid, e delle circa 60.000 persone che vi abitavano prima degli sfratti forzati degli anni ’60 e ’70.
Iziko Slave Lodge: si tratta del secondo edificio più antico di Cape Town, costruito nel 1679 come “deposito” per gli schiavi della compagnia Olandese delle Indie Orientali. Gli schiavi del VOC vivevano in condizioni spaventose rispetto agli schiavi privati, e circa il 20% di loro morirono all’interno di questo edificio.
Il mio Naam è Februarie – il mio nome è febbraio – è il nome di una toccante mostra esposta allo Slave Lodge. Ha lo scopo di commemorare la storia dimenticata della tratta degli schiavi del Sud Africa, raccontando le origini dei nomi degli schiavi – privati della lporo identità nel momento in cui sbarcarono al Capo di Buona Speranza – e dei loro discendenti.
5 cose da vedere a Città del Capo: i pinguini di Boulders Beach
A Boulders Beach, centinaia di pinguini si aggirano tra antichi massi di granito – i boulders – e il selvaggio Oceano Indiano. Si tratta di una colonia di graziosi pinguini africani dalle zampe nere, alti al massimo 70 centimetri; ma non fatevi ingannare dalla loro apparente goffaggine: una volta raggiunto il mare, si trasformano in nuotatori provetti, raggiungendo l’incredibile velocità di trenta chilometri all’ora.





I pinguini africani sono una specie in via di estinzione; quella di Boulders Beach è un’importante sede riproduttiva, da preservare con tutta l’attenzione di cui siamo capaci. Potrete osservare i pinguini da vicino camminando lungo la passerella in legno sulla spiaggia: mi raccomando, però, non toccateli e non avvicinatevi troppo.
5 cose da vedere a Città del Capo: la penisola del Capo e il Capo di Buona Speranza
Il primo a scoprire Capo di Buona Speranza fu il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz che, nel 1487, distrusse la sua nave sulle scogliere e chiamò la baia “capo delle tempeste”; il nome verrà poi cambiato in “Cabo da Boa Esperança” da Re Giovanni II, il quale pensava che nessun altro navigante si sarebbe spinto fino a questa pericolosa parte di Africa.
Il Re si sbagliava: nel 1497, Vasco da Gama doppio il percorso e portò a termine per la prima volta il tragitto verso le Indie.
Il Capo di Buona Speranza e la violenza delle sue acque sono da sempre considerati luoghi dal forte significato “simbolico”: è proprio qui, secondo la leggenda, che navigava eternamente l’Olandese volante.
Cape Point, i percorsi tra i fari e le scogliere mozzafiato
Venti selvaggi, indomite scogliere e panorami mozzafiato: raggiungere la Riserva di Capo di Buona Speranza è come fare un tuffo nella natura nella sua essenza più aspra e incontaminata. La riserva offre ai suoi avventori numerosi percorsi naturalistici di differente difficoltà e durata: non perdetevi il sentiero – lungo appena un chilometro – che collega le due punte della penisola: Capo di Buona Speranza a Cape Point, forse il punto più spettacolare della riserva.




5 cose da vedere a Città del Capo: Bo-Kaap, il quartiere più colorato di Città del Capo
Sembra Cuba, ma non è. Bo-Kaap è il quartiere più colorato e fotografato di Cape Town. La gente è amichevole, la maggior parte delle porte di casa è aperta e i vicini chiaccherano tra loro: la vita vera, qui, si svolge per strada.
Ma i colori e i sorrisi, a Bo-Kaap nascondono un passato sofferto e complicato.
Costruito nel ‘700, questo quartiere nacque per farvi stabilire gli schiavi importati dalla Malesia, dall’Indonesia e da altre parti dell’Africa: si spiegano così i colori sgargianti delle sue case, metafora di una forte e profonda espressione di libertà.
La tutela di Bo-Kaap iniziò nel 1943, quando 15 case vennero ristrutturate grazie al sostegno della Commissione dei monumenti storici; nel 1966, una porzione dell’area venne destinata a diventare monumento nazionale.



5 cose da vedere a Città del Capo: il Victoria & Alfred Waterfront
Affaccia sul vivace lungomare di Città del Capo e costellato di ristoranti, cinema e negozi, il Victoria & Albert Waterfront è il quartiere più movimentato (e anche il più turistico) della città. Non posso dire sia la mia zona preferita, ma se doveste sentire nostalgia di shopping e fast food, questo è sicuramente il posto giusto per farsela passare.
Da qui partono anche le escursioni per Robben Island, la prigione in cui Nelson Mandela passo gran parte dei suoi 27 anni di prigionia. Purtroppo a causa del mal tempo non sono riuscita a visitarla, ma è un’esperienza che vi consiglio di fare con tutto il cuore: lo trovo un altro piccolo – e dovuto – tributo al Sudafrica.


Victoria & Alfred Waterfront, 4 cose da fare:
1) Il Museo di Arte Contemporanea Zeit MOOCA
2) Visita a Robben Island
3) The Springbok Experience, il Museo del Rugby
4) Un giro sulla sulla ruota panoramica
Cosa vedere nella Provincia del Capo: le winelands
Non si può dire di aver visitato il Sud Africa senza aver trascorso almeno una giornata nei suoi vigneti, a degustare vini sudafricani in antiche fattorie, seduti all’ombra di nodose querce secolari, meglio ancora se con un lungo abito in lino bianco e un enorme cappello di paglia.

La regione dei vigneti – o winelands – si trova a circa 40 kilometri da Cape Town, cullata dalle pittoresche catene montuose di Table Mountain e costellata da graziose cittadine, come Paarl, Stellenbosch e Franschhoek. Questa zona ospita oltre 200 aziende vinicole. Ognuna di loro ha una sua caratteristica distintiva, ma tutte vantano vini eccellenti e una comoda vicinanza a Città del Capo, che permette di raggiungerle anche con una gita in giornata.
Ecco tre tappe da non perdere: Sudafrica, Winlands: 3 indirizzi da non perdere
Dove dormire a Città del Capo, Sud Africa
La provincia di Città del Capo è costellata di spendidi alberghi e graziosi farm hotel. Sceglierne uno solo sarà quasi impossibile: il mio consiglio è di calibrare la vostra ricerca in base alla zona in cui preferite soggiornare. Preferite il caotico fascino della città, o cercate la tranquillità della campagna?
Io ho scelto di alloggiare nelle winelands, per poi visitare Città del Capo in giornata (dista appena 40 chilometri).

In foto: il ristorante di Alphen Boutique Hotel (è davvero accogliente e il suo staff è delizioso).
Date un’occhiata anche ai siti web del farm hotel Babylonstoren e dell’elegante Delaire Graff Estate: ne rimarrete deliziati!
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